domenica 11 agosto 2024

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1559 km da casa

   La giornata inizia con una calma serena, che sembra riflettersi nei nostri animi mentre lasciamo l’albergo. Montiamo in sella alle nostre biciclette, pronti a dirigere il nostro viaggio verso Est. Oggi รจ il giorno in cui lasceremo alle spalle la Grecia occidentale per approdare nel Peloponneso, una nuova tappa di questo viaggio avventuroso verso Atene.



   Osservando la mappa, notiamo la presenza di un imponente ponte che collega le due sponde, e l’idea di attraversarlo ci affascina. Ci informiamo, e scopriamo che si tratta di un ponte autostradale, dotato di un passaggio pedonale centrale condiviso da ciclisti e pedoni. Tuttavia, per raggiungere il piano stradale, ci sono delle scale, un ostacolo insormontabile con le nostre biciclette cariche di bagagli. Il pensiero di dover rinunciare ci delude, ma presto ci viene suggerita un’alternativa: un efficiente servizio di traghetti, molto utilizzato e gratuito per ciclisti e biciclette. Senza indugiare oltre, optiamo per questa soluzione e, poco prima di mezzogiorno, sbarchiamo in Peloponneso.


   Sbarcati, ci prendiamo un momento per decidere il da farsi: fermarci subito per il pranzo o proseguire ancora un po' lungo la strada prima di fare una pausa? Alla fine, scegliamo di continuare. Seguiamo la vecchia statale che costeggia il mare. Ma presto ci rendiamo conto che l’elemento dominante di oggi non sarร  la strada, ma il vento. Un vento impetuoso ci soffia contro con una forza che ci sorprende e ci rallenta notevolmente. Non riusciamo a capire la velocitร  con cui soffia, ma, come giร  accaduto in altri viaggi, ci troviamo a dover pedalare persino nei tratti in discesa per non essere fermati.



   Il percorso si snoda per una ventina di chilometri lungo una costa priva di centri abitati, e inizia a serpeggiare tra noi il timore di non trovare un posto dove fermarci a mangiare. Ma poi, come un miraggio, appare un piccolo centro balneare, e con sollievo scorgiamo un supermercato aperto. Qui, in Grecia, nei giorni festivi รจ raro trovare negozi in attivitร , a eccezione di qualche stazione di servizio. Ci fermiamo quindi per la pausa tanto attesa, recuperando energie e preparandoci ad affrontare l'ultimo tratto della giornata.


   Pedalare controvento si rivela non solo fisicamente estenuante, ma anche psicologicamente logorante. Il vento non รจ solo una forza che ci ostacola, ma un costante frastuono che riempie le nostre orecchie, un suono incessante che sembra penetrarci nella mente, privandoci di ogni momento di pace.



   Attraversiamo tratti meravigliosi, costeggiando il mare, e il vento, che continua a sferzare implacabile, solleva onde che si infrangono rumorosamente sulla riva. Sentiamo gli spruzzi salati sulla pelle, un richiamo costante della forza della natura che ci accompagna in questo viaggio. Anche Lucyland prova l’esperienza di questo vento potente, che non dร  tregua.


   Finalmente, arriviamo alla nostra destinazione, stanchi ma soddisfatti. La cena รจ servita in riva al mare, con il vento che continua a soffiare, imperterrito. Mentre ci godiamo il pasto, non possiamo fare a meno di pensare a domani, chiedendoci se questo vento impetuoso ci accompagnerร  ancora, o se il giorno successivo ci riserverร  qualche nuova sorpresa.


La bici libera la MENTE e riempie il CUORE


Restate sintonizzati ๐Ÿ™Œ ๐ŸŒ๐Ÿ“ฒ