sabato 17 agosto 2024

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Per chi ha piacere di salutarci, vi diamo appuntamento, oggi 17/08 verso le 12:30-13 presso l’Enoteca della Pro-Loco. Siete tutti invitati: quelli che hanno messo una reazione ai nostri post, quelli che hanno commentato i nostri post, quelli che hanno solo letto i nostri post, colleghi di lavoro, amici, compaesani e non. Vi aspettiamo tutti

Siamo in nave da un’infinitร  di ore e siamo costantemente senza segnale sui nostri telefoni.

I viaggiatori hanno trasformato la nave in un accampamento. Chi si รจ portato un materasso gonfiabile, chi le brande richiudibili, chi ha aperto una tenda da campeggio sul ponte, chi ha steso l’amaca e ovviamente non mancano i box frigo. รˆ un’esperienza che non avevamo mai vissuto nei nostri viaggi di rientro e ieri la monotonia ha caratterizzato tutta la giornata. L’unica attivitร  interessante era la ricerca di una presa libera per caricare i nostri telefoni.

Oggi รจ previsto l’arrivo a Venezia e: CI VEDIAMO A BERTIOLOOO

giovedรฌ 15 agosto 2024

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Il nostro viaggio di rientro รจ iniziato e sarร  un'avventura multimodale fatta con biciclette - pullman - nave - treno - biciclette. Con il sole del pomeriggio a farci compagnia, partiamo verso l’autostazione di Atene sulle nostre fidate biciclette, dando inizio a questo percorso che ci condurrร , passo dopo passo, verso casa.

Non possiamo ancora dirvi con precisione l'ora in cui giungeremo a destinazione, ma sappiamo che sabato 17 agosto sarร  il giorno in cui arriveremo a Bertiolo. Prima, perรฒ, ci attende un lungo percorso: caricheremo le biciclette e i bagagli su un pullman che ci porterร  fino a Patrasso, dove l'avventura proseguirร  a bordo di una nave-traghetto, solcando le acque del mare Adriatico fino a Venezia.

    Il mare, con la sua maestositร , potrebbe renderci difficile mantenere il contatto con voi. Al momento siamo al porto di Patrasso in attesa di imbarcarci.

Vi invitiamo a non perdere di vista la nostra pagina, dove, appena possibile, condivideremo gli aggiornamenti di questo viaggio.

Restate con noi, seguiteci, e man mano conoscerete i progressi del nostro rientro assieme a Lucyland.

La bici libera la MENTE e riempie il CUORE

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martedรฌ 13 agosto 2024

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1725 km da casa

   La meta, finalmente raggiunta, si erge davanti a noi come un trofeo conquistato dopo giorni di incessante pedalare. Ora, con una birra e un fresco tรจ, ci godiamo la vista mozzafiato del Partenone che domina l’orizzonte. รˆ un momento che assaporiamo fino in fondo, il culmine di un viaggio che non ha mancato di metterci alla prova.



   La giornata appena trascorsa รจ stata un’odissea a sรฉ stante. Seguire l’itinerario previsto si รจ rivelato piรน arduo del previsto, soprattutto dopo aver attraversato l’imponente istmo del canale di Corinto. Qui, un labirinto di cantieri si รจ interposto tra noi e il nostro cammino, costringendoci a cercare alternative fuori dalle strade battute. La mappa ci indicava vie secondarie, percorsi che sembravano semplici segni sulla carta, ma che sul terreno si sono rivelati enigmi da decifrare. Dopo un primo tentativo fallito, abbiamo finalmente trovato un sentiero nascosto che, come un filo di Arianna, ci ha condotto di nuovo sulla strada giusta. Non รจ stata una passeggiata: la salita era ripida e stretta, costringendoci a spingere le bici una alla volta, come esploratori che conquistano un passo di montagna.



    L’alternativa era un’itinerario di oltre 50 chilometri in piรน. Ma chi, dopo aver affrontato tanto, sceglierebbe di allungare ancora il proprio percorso? Non noi. Con la determinazione di chi non si arrende, abbiamo superato quell’ostacolo e ripreso a pedalare, avanzando fino all’attracco del traghetto che ci ha portato all’isola di Salamina. Un’altra breve traversata e ci siamo ritrovati in Attica, a soli 17 chilometri dalla meta. Quegli ultimi chilometri li abbiamo divorati, ignorando le salite e il vento contrario che ci sfidava a ogni pedalata.



    Finalmente, siamo arrivati a piazza Monastiraki, ai piedi della maestosa collina su cui si erge il Partenone. Ci guardiamo negli occhi, senza bisogno di parole: CE L’ABBIAMO FATTA. La nostra avventura assieme Lucyland รจ compiuta e il ricordo di ogni sfida affrontata resterร  con noi per sempre.



PS: 
E per rassicurarvi, una volta giunti ad Atene, non abbiamo avvertito alcun segnale di incendi minacciosi. La cittร  ci ha accolto in tutta la sua serenitร .


La bici libera la MENTE e riempie il CUORE


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lunedรฌ 12 agosto 2024

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 1642 km da casa

    Con la quiete che accompagna la consapevolezza di un viaggio quasi compiuto, anche oggi ci avviamo con calma. La tranquillitร  รจ ormai nostra compagna costante, mentre la meta si avvicina con ogni pedalata, e il lungo cammino che abbiamo percorso si stende come un sentiero di ricordi dietro di noi. Le nostre azioni mattutine si ripetono con la precisione di un rituale antico, la preparazione dei bagagli ha acquisito un ritmo quasi sacro, e senza bisogno di parole, ci dirigiamo verso Corinto.


    Oggi il vento, come un vecchio amico che sa quando mostrarsi indulgente, si dimostra piรน mite rispetto a ieri. Di tanto in tanto ci colpisce in pieno volto, ma per la maggior parte del tempo soffia gentile dal mare verso l’entroterra. La strada, che segue la linea frastagliata della costa, ci offre una vista del mare, il cui umore รจ agitato dal vento, quasi a ricordarci la potenza indomabile della natura.


    La via costiera รจ attraversata da un traffico incessante, seppur non opprimente. Lo stile di guida dei greci รจ, oseremo  dire, vivace e temerario. Sembrano ignorare la distanza che li separa da noi, gettandosi sulla strada con l’audacia che solo che solo loro possono manifestare. Nonostante tutto, procediamo sereni, godendo di settanta chilometri di strade che si snodano lungo il burrascoso mare, fino a quando, verso la fine dell’itinerario, ci addentriamo verso l’interno, attratti dall’antico richiamo di Corinto.


    Ci fermiamo per visitare il sito archeologico, e non possiamo fare a meno di essere colpiti dalla maestositร  storica di questa cittร , che un tempo fu il crocevia di commerci tra il mar Egeo a Est e il mar Ionico a Ovest. Camminiamo tra le rovine, sentendo quasi il peso delle ere passate, dove ogni pietra sembra raccontare una storia, e ogni colonna sfida il tempo, ricordandoci che la grandezza รจ spesso nascosta nelle pieghe della storia.

    Questa notte ci fermiamo nella Nuova Corinto, con la consapevolezza che domani, insieme a Lucyland, affronteremo l’ultimo giorno di questo straordinario viaggio, un viaggio che ci ha condotto nel cuore stesso della civiltร  occidentale, dove ogni passo sembra risuonare dei passi di coloro che ci hanno preceduti.



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domenica 11 agosto 2024

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1559 km da casa

   La giornata inizia con una calma serena, che sembra riflettersi nei nostri animi mentre lasciamo l’albergo. Montiamo in sella alle nostre biciclette, pronti a dirigere il nostro viaggio verso Est. Oggi รจ il giorno in cui lasceremo alle spalle la Grecia occidentale per approdare nel Peloponneso, una nuova tappa di questo viaggio avventuroso verso Atene.



   Osservando la mappa, notiamo la presenza di un imponente ponte che collega le due sponde, e l’idea di attraversarlo ci affascina. Ci informiamo, e scopriamo che si tratta di un ponte autostradale, dotato di un passaggio pedonale centrale condiviso da ciclisti e pedoni. Tuttavia, per raggiungere il piano stradale, ci sono delle scale, un ostacolo insormontabile con le nostre biciclette cariche di bagagli. Il pensiero di dover rinunciare ci delude, ma presto ci viene suggerita un’alternativa: un efficiente servizio di traghetti, molto utilizzato e gratuito per ciclisti e biciclette. Senza indugiare oltre, optiamo per questa soluzione e, poco prima di mezzogiorno, sbarchiamo in Peloponneso.


   Sbarcati, ci prendiamo un momento per decidere il da farsi: fermarci subito per il pranzo o proseguire ancora un po' lungo la strada prima di fare una pausa? Alla fine, scegliamo di continuare. Seguiamo la vecchia statale che costeggia il mare. Ma presto ci rendiamo conto che l’elemento dominante di oggi non sarร  la strada, ma il vento. Un vento impetuoso ci soffia contro con una forza che ci sorprende e ci rallenta notevolmente. Non riusciamo a capire la velocitร  con cui soffia, ma, come giร  accaduto in altri viaggi, ci troviamo a dover pedalare persino nei tratti in discesa per non essere fermati.



   Il percorso si snoda per una ventina di chilometri lungo una costa priva di centri abitati, e inizia a serpeggiare tra noi il timore di non trovare un posto dove fermarci a mangiare. Ma poi, come un miraggio, appare un piccolo centro balneare, e con sollievo scorgiamo un supermercato aperto. Qui, in Grecia, nei giorni festivi รจ raro trovare negozi in attivitร , a eccezione di qualche stazione di servizio. Ci fermiamo quindi per la pausa tanto attesa, recuperando energie e preparandoci ad affrontare l'ultimo tratto della giornata.


   Pedalare controvento si rivela non solo fisicamente estenuante, ma anche psicologicamente logorante. Il vento non รจ solo una forza che ci ostacola, ma un costante frastuono che riempie le nostre orecchie, un suono incessante che sembra penetrarci nella mente, privandoci di ogni momento di pace.



   Attraversiamo tratti meravigliosi, costeggiando il mare, e il vento, che continua a sferzare implacabile, solleva onde che si infrangono rumorosamente sulla riva. Sentiamo gli spruzzi salati sulla pelle, un richiamo costante della forza della natura che ci accompagna in questo viaggio. Anche Lucyland prova l’esperienza di questo vento potente, che non dร  tregua.


   Finalmente, arriviamo alla nostra destinazione, stanchi ma soddisfatti. La cena รจ servita in riva al mare, con il vento che continua a soffiare, imperterrito. Mentre ci godiamo il pasto, non possiamo fare a meno di pensare a domani, chiedendoci se questo vento impetuoso ci accompagnerร  ancora, o se il giorno successivo ci riserverร  qualche nuova sorpresa.


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sabato 10 agosto 2024

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1473 km da casa

    Partiamo di buon mattino e l’aria รจ fresca e con un leggero vento favorevole che ci spinge delicatamente lungo il cammino. I primi venti chilometri scorrono via come un soffio, cosรฌ leggeri e veloci che quasi non ci accorgiamo di averli giร  percorsi. La strada ci conduce sulla costa greca del mar Ionio, e i nostri occhi si riempiono di meraviglia alla vista dei suggestivi anfratti che si aprono davanti a noi lungo il litorale. Ogni curva rivela un nuovo scorcio di quella bellezza incontaminata, un incanto che ci fa dimenticare la fatica.


    Ma ben presto ci rendiamo conto che l'umiditร  รจ insidiosa, densa e appiccicosa, tanto che asciugarci il volto diventa un gesto inutile: appena passiamo la mano, la pelle รจ di nuovo bagnata, come se l'aria stessa si aggrappasse a noi. Tuttavia, il clima รจ clemente, con temperature che, pur elevate, non sono opprimenti, e ci sentiamo soddisfatti di aver giร  percorso un terzo del nostro itinerario con relativa facilitร . Decidiamo di fare una breve sosta. Un momento per permettere ai nostri muscoli di rilassarsi, prima di riprendere il viaggio.



   Lasciamo alle spalle la costa e ci addentriamo nell'entroterra, attraversando chilometri di campagna ordinatamente coltivata. Il profumo dei campi di rosmarino si mescola all'aroma degli aranceti, dei kiwi e degli ulivi, mentre il paesaggio si distende in campi irrigati con cura. Osservando i centri di raccolta, si ha l'impressione che l'economia di questa regione sia salda, ben radicata nella terra che produce abbondanti raccolti.



    Siamo in un entroterra arido ma ricco, dove la mano dell'uomo ha saputo trarre il meglio dalla natura. Oggi il calore si fa sentire, nonostante la temperatura si aggiri intorno ai 38 gradi. Anche il vento, che soffia con timidezza, non porta sollievo; anzi, sembra bruciare sulla pelle.


    Verso le tredici, raggiungiamo un centro abitato e decidiamo di fermarci per la pausa pranzo. Oltre a cibarci, ci concediamo un paio d'ore di riposo, sdraiati sulle panchine all'ombra di un grande platano nella piazza principale. รˆ un momento di pace, un intervallo che ci ricarica prima di affrontare l'ultima parte del nostro percorso.



    Mancano meno di 30 chilometri alla meta, e poco dopo le 15 ripartiamo, determinati a raggiungere il prima possibile l'albergo dove ci aspetta un meritato riposo e la possibilitร  di rinfrescarci. Con gioia rivediamo il mare all'orizzonte, questa volta lungo una costa infinita, punteggiata da ampie saline. Le osserviamo con interesse: alcune ancora in attesa di raccogliere il prezioso frutto, altre con mucchi di sale giร  pronti per essere ammassati, e altre ancora attrezzate per la raffinazione.


    La giornata si conclude dopo 107 chilometri percorsi, e grazie alla spinta di Lucyland, giungiamo a Mesolonghi, una cittadina di circa 30.000 abitanti, dove gli effetti della grave crisi economica greca del 2009 sembrano ancora presenti. Cicatrici che il tempo non ha ancora del tutto guarito. Ma nonostante tutto, ci sentiamo soddisfatti e pronti a riposare, con il pensiero giร  rivolto a domani.


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venerdรฌ 9 agosto 2024

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1366 km da casa

    Oggi ci svegliamo di buon’ora, pronti a esplorare le meraviglie di Meteora, uno dei gioielli dell’UNESCO. A farci da guida รจ Gianni, un greco dal sorriso contagioso e dal cuore generoso, che ci accoglie sul suo mezzo con la cordialitร  di un vecchio amico. Non solo parla un ottimo inglese, ma il suo italiano รจ sorprendentemente fluente, il che rende il viaggio da Ioannina un’esperienza ancor piรน piacevole.


    Le due ore di viaggio scorrono in un batter d’occhio, tra chiacchiere leggere e racconti di vita che creano un legame immediato e familiare tra noi e Gianni. Quando finalmente arriviamo a destinazione, il paesaggio che si apre davanti ai nostri occhi sembra appartenere a un altro mondo: torri di roccia sedimentaria, levigate dal tempo e dall’erosione, si innalzano maestose verso il cielo, sfidando la gravitร  con la loro verticalitร  impressionante. Sulla sommitร  di sei di questi colossi naturali, si ergono altrettanti monasteri ortodossi, quasi fossero stati delicatamente posati lรฌ dalle mani degli dรจi.


   Gianni, con la passione di chi conosce a fondo la storia del suo paese, ci racconta come, durante l’occupazione ottomana iniziata nel 1400, i monaci ortodossi cercarono rifugio nelle caverne prima, e sulle sommitร  di queste torri poi, per sfuggire alle persecuzioni. Questi luoghi remoti, accessibili solo con grande difficoltร , divennero i loro bastioni spirituali, dove la fede e la cultura si preservarono intatte nonostante le minacce degli invasori. Gli ottomani, incapaci di scalare quelle pareti a picco, dovettero arrendersi davanti all’ingegno e alla resistenza dei monaci, il cui unico arsenale consisteva in pietre lanciate dall’alto.


    I monasteri, incastonati sulla cima di queste guglie rocciose, sono un miracolo architettonico e un perfetto esempio di armonia tra natura e mano dell’uomo. Ammirandoli, non possiamo fare a meno di sentirci piccoli, ma al tempo stesso ispirati dalla grandezza di coloro che, secoli fa, trovarono qui rifugio e speranza.


   Troppo presto, perรฒ, la nostra visita giunge al termine, e il ritorno a Ioannina segna l’inizio di una nuova pedalata del nostro viaggio. Nonostante il sole cocente del primo pomeriggio, ci rimettiamo in sella alle nostre biciclette, determinati a proseguire verso la nostra meta finale. Lungo il tragitto, i primi cartelli che indicano ฮ‘ฮธฮฎฮฝฮฑ e la distanza che ci separa dalla capitale greca ci riempiono di una strana emozione: siamo sempre piรน vicini alla meta.


   Anche se la giornata รจ calda, abbiamo fortuna. Il percorso, salvo una breve salita iniziale, si rivela una discesa costante, permettendoci di avanzare senza troppa fatica. Mentre pedaliamo, il pensiero va a Lucyland, la causa per cui stiamo affrontando questa avventura, e troviamo nel nostro impegno quotidiano la forza per continuare. Oggi, il viaggio รจ stato gentile con noi, e con il cuore leggero, ci avviciniamo sempre di piรน alla fine di questa straordinaria impresa.



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giovedรฌ 8 agosto 2024

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 1288 km da casa

    Oggi ultimi chilometri in terra albanese. Davanti a noi, 37 chilometri di strada ci separano dal confine, e poi affronteremo una decina di chilometri in salita nel territorio greco. Ma il viaggio รจ un’avventura che va assaporata passo dopo passo, e non c'รจ fretta.


    Partiamo con un leggero ritardo rispetto al solito, ma ciรฒ non ci scompone. Il vero interrogativo che ci attanaglia รจ l’ora in cui affronteremo le temute salite greche. I primi chilometri scorrono sotto le nostre ruote come un ruscello tranquillo, finchรฉ, a soli 4 chilometri dalla frontiera, una salita si staglia davanti a noi. รˆ un breve ma ripido richiamo alla realtร , che ci accompagna fino al varco di frontiera. Con nostro stupore, la frontiera รจ stranamente deserta e, in meno di dieci minuti, ci ritroviamo di nuovo in territorio UE, dove gli agenti di Frontex scrutano con occhi vigili chiunque attraversi quel confine.


รˆ quasi mezzogiorno, e davanti a noi si staglia una sfida:  

- Sessanta chilometri di strada

- Una salita di una decina di chilometri

- Un sole implacabile che porta, in quel momento, la temperatura a 42 gradi

- Un cicloturista polacco, incontrato lungo il cammino, che ricorda la Grecia solo per il caldo insopportabile.


    La giornata sembra un dรฉjร -vu rispetto a ieri, ma piรน implacabile. Ascoltiamo i consigli che ci arrivano da casa e ci fermiamo un momento, contemplando il futuro che ci attende. Dopo un breve dibattito, optiamo per una scelta che potrebbe sembrare una resa, ma che si rivela essere la decisione piรน saggia: non procedere in bici, per oggi,  e trovare un'alternativa per raggiungere la nostra meta.


    Scopriamo che c’รจ un servizio di autobus che collega il confine a Ioannina. Attendiamo l’arrivo del pullman, carichiamo le nostre bici e i bagagli, e ci lasciamo condurre verso la cittร , mentre il paesaggio greco scorre fuori dal finestrino, avvolto in un caldo torrido. Alla fine, possiamo dire che la nostra scelta, seppur difficile, รจ stata quella giusta. Le temperature si sono rivelate ancora piรน spietate di ieri, ma oggi siamo arrivati a destinazione, pronti per nuove avventure in nome di Lucyland.


    Nel frattempo, a Ioannina, il cielo si riempie di nubi minacciose, e un temporale si prepara a portare un po’ di sollievo al caldo implacabile. Domani sarร  un nuovo giorno, e decideremo come affrontare la prossima giornata del nostro viaggio.


La bici libera la MENTE e riempie il CUORE


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