Ieri sera c’é stato un temporale con grandine. Questo ha abbassato le temperature e stamattina l’aria era fresca e frizzantina. Per questo abbiamo ritardato di una mezz’oretta la partenza. Inoltre oggi abbiamo avuto un nuovo compagno di viaggio: un forte e fresco vento 💨 che soffia intensamente da sud-ovest e che non ci ha mai abbandonato. Anche questo, come le salite, fa parte del gioco e cerchiamo di farcene una ragione pedalando tra verdi colline e lunghissimi tratti in mezzo ai boschi.
Durante la visita, fin dalla prima stanza, ci balza all’occhio la grandiosità degli interni. Le sale, arredate con mobili intarsiati e ricchi tessuti, rivelano storie di lusso e potere. I soffitti affrescati o a cassoni intarsiati e i lampadari di cristallo di Boemia o in vetro di Murano brillano quasi di luce propria. Ogni stanza è un capolavoro, ognuna con il proprio carattere e la propria storia da raccontare.
La grande biblioteca del castello, con le sue alte scaffalature che contengono più di dodicimila volumi, è un luogo di quiete e saggezza. Si percepisce la vitalità di questo ambiente dove gli studiosi, leggendo quei tomi, costruivano le loro idee e le loro visioni. Come quasi tutti i castelli che abbiamo visto, anche qui non ci consentono di fare fotografie degli interni e così scattiamo istantanee mentali di quello che vediamo e cerchiamo di fissarle definitivamente nella nostra mente 🤣.
La visita (con guida in lingua inglese) è stata un momento veramente intenso anche alla luce di quello che avevamo già letto del castello e del suo ultimo proprietario.
La permanenza nel castello e nei suoi giardini si protrae oltre il tempo stimato e questo ci ha fatto arrivare a destinazione più tardi del solito ma essendo l’ultimo giorno di queste vacanze ci godiamo il viaggio fino all’ultimo.