venerdì 21 giugno 2024

I CASTELLI DELLA BOEMIA - Giorno 7

    Si parte con il sole e la giornata promette sole tutto il giorno. Da bravi vecchietti copriamo la nostra pelle esposta al sole con una efficace crema solare.

    

    L’itinerario originario prevedeva di percorre una strada ad elevato traffico automobilistico e sarebbe stata la distanza più breve tra partenza e arrivo. Ma dopo alcune valutazioni e viste le esperienze dei giorni precedenti su tratti stradali simili, optiamo per seguire stradine di campagna che allungano un po’ il tragitto ma ci consentono di pedalare con maggiore tranquillità in mezzo alle alture della campagna. Siamo sempre immersi nel verde e i villaggi che attraversiamo sono situati nel fondovalle. Per cui, per molte volte, si ripete sempre la stessa scena: entriamo in paese in discesa, attraversiamo il centro dove c’è sempre uno piccolo specchio d’acqua (stagno o laghetto) ed usciamo dal paese su una strada in salita. Le salite non tardano a farsi sentire tra verdi prati di un immenso campo da golf e coltivazioni di grano che ondeggiano al vento. Ragioniamo sulla storia e sulle strade che sono lì fin da quando l’uomo le ha costruite e se nell’antichità riuscivano a percorrerle con i carri trainati dai cavalli (o dagli asini) non vediamo perché oggi noi, con un mezzo moderno come la bici, dovremmo affrontarle con difficoltà.

    La meta di oggi è la città di Tabor. Una città annidata tra le colline della Boemia meridionale, è un luogo dove la storia e il fascino antico sembrano sospesi nel tempo. Fondata nel 1420 dai seguaci di Jan Hus (andate su Wikipedia per scoprire chi era), la città conserva ancora l’eco delle gesta eroiche e delle battaglie che la segnarono.

 

    Appena oltrepassate le sue mura antiche, sembra di entrare in un racconto medievale. Le strade acciottolate, tortuose e strette, ci conducono attraverso un labirinto di case dai tetti rossi, adornate con facciate che sembrano rifatte ieri. Ogni angolo della città sembra raccontare una storia, ogni pietra racconta la vita di un tempo passato.


    Nel cuore di Tabor si trova la piazza Žižka, dove siamo adesso e dove contiamo di assistere all’esecuzione del poema sinfonico “La Moldava” di Smetana eseguita dall’orchestra della radio nazionale della Repubblica Ceca - non desideriamo altro per celebrare anche quest’anno la festa della musica del 21 giugno. La piazza si presenta come un ampio spazio che vibra di vita e di storia. Al centro, la statua imponente di Jan Žižka, il leggendario condottiero hussita ( se siete curiosi andate su Wikipedia a vedere che i erano gli hussiti). Gli edifici che contornano la piazza formano una cornice adatta al clima che si respira ed ospitano locali accoglienti, edifici pubblici e botteghe artigiane.


Buon concerto a noi