martedì 15 agosto 2023

PASSAGGIO A NORD-OVEST - il dietro le quinte

  Ci è stato chiesto di descrivere come creiamo i nostri resoconti, da dove nascono, come vengono realizzati e come troviamo il tempo per scrivere. Devo fare due premesse:

Prima premessa - perché scrivo:
I post che leggete, li scrivo soprattutto per me, per fissare l’esperienza nella mia mente in modo da renderla ancora più mia. Vado molto volentieri a rileggere quanto ho scritto per rinfrescare le emozioni e le situazioni vissute. Inoltre scrivo perché fin dal primo viaggio in bici che abbiamo fatto, nell’ormai lontano 2015 (lo trovate su www.bikeglobetrotter.it), mi era stato chiesto da varie parti un piccolo sunto puramente descrittivo dove ho raccontato quali sono state le motivazioni che mi hanno spinto a vivere un’esperienza di quel tipo, come abbiamo affrontato quel viaggio e quali sono state le difficoltà che abbiamo incontrato. Infine scrivo perché, nell’eventualità mi venisse chiesto di presentare la nostra esperienza in pubblico (cosa che capita sempre più frequentemente) ho già del materiale scritto sul quale costruire la presentazione.

Seconda premessa - quando scrivo:
Le nostre giornate di viaggio sono costituite da rituali ormai collaudati e consolidati. Abbiamo dei rituali al mattino per prepararci a partire (chiusura bagagli, preparazione bici, ecc…). Ma soprattutto abbiamo dei rituali la sera quando arriviamo alla struttura che ci ospita per la notte. In quel momento tutto è orientato al recupero delle forze per essere pronti il giorno dopo. Beviamo degli integratori a base di potassio e magnesio e ci facciamo una bella doccia (quasi fredda) rimanendo un bel po’ di tempo sotto l’acqua scrosciante. Queste due attività ci tolgono il 40% della stanchezza e poi, per me, un altro 20% lo fa una bella birra da 0,5l. Ed é proprio in quel momento, mentre assaporo e degusto una fresca birra, che scrivo il testo del post. Il più delle volte la birra finisce prima che io arrivi alla fine della scrittura a causa della molta sete e della numerosità di pensieri da trasformare in parole e frasi, e così per continuare a scrivere e riflettere sulla giornata mi concedo un bis.


Lo scrivere per me è un liberare la mente di tutte le emozioni e le sensazioni che ho vissuto durante la giornata. Molti dei pensieri che ci passano per la mente sono condivisi, Sofia scrive il post di suo pugno per pubblicarlo su Instagram, io lo scrivo per pubblicarlo su Facebook e sul mio blog e confrontandoci prima di pubblicare ci accorgiamo, il più delle volte, che abbiamo sostenuto le medesime argomentazioni.
Gran parte di quello che scrivo lo concepisco mentre pedaliamo cercando sempre di cogliere e catturare la bellezza del paesaggio che attraversiamo, le fatiche che accumuliamo, le difficoltà che incontriamo, le emozioni psicofisiche che viviamo, ma soprattutto la gioia che proviamo quando, le persone che incontriamo, ci buttano incuriosite la parola per conoscerci e scambiare quattro chiacchiere con noi esprimendoci sempre sentimenti di stima e ammirazione.
Posso assolutamente affermare che pedalare è un'attività che favorisce la meditazione. Durante la pedalata, ci si concentra sulla sensazione del movimento, la respirazione e il paesaggio circostante, creando così uno spazio mentale per la riflessione e l’introspezione.

Meditate gente meditate. …Anzi pedalate gente pedalate🙂🚴‍♂️🚴🙂


Quattro ruote muovono il corpo, Due ruote trasformano l’anima