giovedì 3 agosto 2023

PASSAGGIO A NORD-OVEST - Giorno 6 - da Klosters a Obstalden

536 km da casa


    A Klosters il cielo stamattina è plumbeo, ma parlando con l’albergatore, questo ci assicura che per oggi non pioverà. Con lui scambiamo due parole sulla nostra meta finale e sul tragitto di oggi e di nuovo ci conferma che oggi non prenderemo acqua. Per decidere come e quanto vestirci fiutiamo la temperatura esterna e dopo alcune considerazioni decidiamo di coprirci adeguatamente per evitare malanni. Dopo tutto questo rituale carichiamo le bici e partiamo.


    Con sollievo constatiamo che la strada è in continua e costante discesa per cui, per svariati chilometri, non pedaliamo e, come ieri, affrontiamo la strada con molta concentrazione, sangue freddo, mani che abbracciano manubrio e freni e utilizzo ponderato delle leve per evitare che il sistema frenante (dischi e pastiglie) si surriscaldi e renda il tutto inutilizzabile. 


    Le piste ciclabili accompagnano ininterrottamente il nostro percorso e ci troviamo a percorrere una vallata che a momenti si presenta con paesaggi ampi e distesi per poi stringersi in strette gole nelle quali convivono il torrente, la strada statale, la ferrovia e la pista ciclabile. Constatiamo che le autorità svizzere hanno fermamente deciso che le piste ciclabili sono infrastrutture della stessa importanza e dignità delle altre. Devo dire che finora questo viaggio ci ha riservato molto più percorso su pista ciclabile che i viaggi degli anni passati.


    Usciamo da questa vallata alpina nella località di Landquart (nel Canton Grigioni) e ci immettiamo in una ulteriore ciclabile che adesso costeggia quella che è la parte embrionale del Reno, grande fiume che attraversa l’Europa. Pedalando lungo questo tratto il pensiero va a ogni singola goccia che, dopo aver percorso centinaia di chilometri, arriverà, senza alcuna fatica, al mare del Nord.


    Noi invece proseguiamo nel nostro viaggio continuando a spingere sui pedali. Ma questo non lo consideriamo un aspetto negativo, anzi il viaggio in bici per noi è vivere in libertà, assaporando i paesaggi che attraversiamo ed incontrando le persone che, curiose, ci buttano la parola per capire cosa stanno facendo questi due italiani.


    Lasciamo scorrere il Reno e deviamo verso destra per imboccare un’altra ciclabile che ci porta sul lago di Walen (Walensee). Anche questo tratto di ciclabile è immerso nella campagna e lontanissimo dal traffico automobilistico. Pedaliamo dedicando i nostri pensieri allo scorrere dello spazio e del tempo piuttosto che fare attenzione ai mezzi a motore.


    Giunti sul lago il percorso ci porta su una ulteriore ciclabile che si sviluppa praticamente a bordo lago e se si incontra una sponda rocciosa troviamo delle passerelle che fanno mantenere l’itinerario. A malincuore lasciamo la ciclabile sul lago per arrivare all’albergo di stasera che raggiungiamo dopo una salitella (non volevamo farcela mancare 😀) di poco più di 4 chilometri. 


Pubblico anche una cartina che fa vedere a che punto siamo arrivati.



Quattro ruote muovono il corpo, Due ruote trasformano l’anima


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