1264 km da casa
Il sole stamattina ci regala una bellissima giornata per concludere il nostro viaggio. Ogni pedalata ci avvicina sempre di più al nostro obiettivo e il nostro cuore pulsa all’unisono con la cadenza delle pedalate. Parigi si fa sentire più di 25 chilometri prima dell’arrivo. Pedaliamo nel ritmo frenetico del traffico urbano. Procediamo con moltissima attenzione e con grande concentrazione per evitare che gli altri utenti della strada abbiano qualcosa da recriminare sulla nostra andatura.
Attraversiamo Parigi da est a ovest percorrendo antichi viali fiancheggiati da maestosi edifici e nel nostro procedere sentiamo il profumo dei croissant e delle baguette appena sfornati che si diffonde nell'aria mischiandosi all'atmosfera di arte e cultura che fluttua in questa città.
Poi, improvvisamente, come un sogno che diventa realtà, la Torre Eiffel compare davanti a noi. La sua maestosità ci toglie il fiato, i suoi intricati e armoniosi tralicci sembrano quasi realizzati dalla natura. Il prato circostante brulica di turisti che osserviamo quasi meravigliati. Lo stupore e l’incredulità ci assalgono perché stiamo ancora rendendoci conto che siamo arrivati fino qui in bici. Rimaniamo ad osservare la gente che si muove quasi a voler prolungare quell’attimo magico. Sentiamo dentro di noi una sensazione di compiutezza e meraviglia. Abbiamo percorso quasi 1300 chilometri per arrivare fino qui, e ora, sotto la maestosità di questa torre, realizziamo che il nostro viaggio é terminato. Ma questa per noi non è soltanto una meta fisica. Vogliamo che questa esperienza diventi parte della nostra storia rimanendo scolpita nella nostra memoria per sempre. Perché un viaggiatore torna a casa sempre diverso da come è partito mentre un turista torna a casa con i ricordi.
Nei prossimi tre giorni ci dedichiamo alla visita della città e posteremo alcune foto. Il 14, nella tarda serata, saliremo io e le nostre bici su un Flixbus che ci porterà (in mezzo c’è anche un cambio pullman che faremo a Ginevra) fino a Mestre e da lì, il 15 tardo pomeriggio, raggiungeremo il Friuli in treno.
PS
Ci hanno chiesto, penso giustamente, di descrivere come realizziamo i nostri resoconti, da dove nascono, come vengono realizzati e come troviamo il tempo per scrivere. Ebbene prometto che prima di rientrare in Friuli pubblicherò queste dissertazioni.
Quattro ruote muovono il corpo, Due ruote trasformano l’anima
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