lunedì 7 agosto 2023

PASSAGGIO A NORD-OVEST - Giorno 10 - da Mulhouse a Luxeuil-Les-Bains

860 km da casa

    Lasciamo Molhouse pieni di ottimismo e buone intenzioni. Abbiamo davanti a noi 90 chilometri per arrivare alla meta di stasera e niente deve impedirci di raggiungerla. Abbiamo una unica perplessità ossia la temperatura piuttosto bassa (12 gradi) per essere ad agosto in Europa centrale. Ma quello è (chel al’é) e nulla possiamo fare se non vestirci adeguatamente come se fossimo ad ottobre inoltrato.


   Pedaliamo lungo strade secondarie che attraversano la parte meridionale del parco naturale dei Vosgi (Vosges). I primi 30 chilometri vanno via lisci ma siamo in una zona molto collinosa dove le nuvole si accumulano facilmente e, in modo quasi inaspettato, iniziano a scaricare l’acqua accumulata. Dapprima una pioggerella leggera che poi si trasforma in uno scroscio intensissimo costringendoci a cercare una protezione per non inzupparci. Per fortuna che siamo in prossimità di centri abitati dove è abbastanza facile trovare riparo.


    

    Tutto questo per quattro volte nell’arco della mattinata. La quinta volta lo scroscio d’acqua ci sorprende quando pedaliamo in mezzo ai boschi e in pochi minuti i nostri vestiti si infradiciano.


    L’acqua ci arriva addosso colpendoci sul volto e sulle gambe scoperte oltre che bagnare i vestiti. Ogni pedalata fa schizzare pozze d’acqua come fendenti volti a colpire e a bagnare le nostre scarpe. Il fruscìo dei pneumatici sull’asfalto bagnato genera lunghi zampilli che ci costringono a stare molto distanti l’uno dall’altra per non subire anche quel lavaggio. Sentiamo il suono della pioggia picchiare sui nostri caschi con un ticchettio incessante accompagnato dal fluire dell’acqua dal casco agli occhi e al volto. La pioggia ha il potere di far accelerare la nostra andatura nella speranza di arrivare nel più breve tempo possibile ad un riparo. Questo nostro pedalare ci porta ad un piccolo centro commerciale che, con nostra sorpresa, è dotato di un chiosco esterno attrezzato con lavatrici ed asciugatrice “a gettoni”. Non ci pensiamo due volte, tanto era nostra intenzione fare una piccola pausa per mangiare qualcosa, ci togliamo gli abiti, gli scaldacollo, le scarpe e i calzini, e buttiamo tutto (scarpe comprese) nell’asciugatrice, e mentre questa esegue il suo ciclo andiamo a fare la spesa per pranzo nel supermercato attiguo. Usciti con la spesa preleviamo gli indumenti e le scarpe dall’asciugatrice e con nostra somma soddisfazione e felicità indossiamo abiti asciutti e caldi.



    A dire la verità ci scoccia un po’ raccontarvi continuamente di come viaggiamo con queste condizioni atmosferiche e di come la pioggia sta ostacolando il nostro progredire. Ma sta di fatto che quest’anno sembra che l’avventura sia arrivare alla meta combattendo contro un meteo avverso e non descrivendo i paesaggi, i luoghi e le persone che conosciamo. In ogni caso devo dire che oggi, in Francia, tutti ci salutano, sia chi ci incrocia o ci sorpassa in bici, sia chi ci supera in auto, sia chi in quel momento sta attraversando la strada e sia chi è sul ciglio della strada affaccendato nei suoi lavori.


Chissà se domani prenderemo pioggia…



Quattro ruote muovono il corpo, Due ruote trasformano l’anima


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