martedì 16 agosto 2022

RAGGI D’ORIENTE - Il Rientro

Anche questo racconto è un po’ lunghetto perché si sviluppa su due giornate e le descrizioni che leggerete sono scritte di getto mentre vengono vissute.

Partiamo dall’albergo poco dopo le 8 e venti del 15 Agosto. Il pullman che dobbiamo prendere per raggiungere Plovdiv (in Bulgaria), prima tratta del rientro, partirà alle 11:30 ma abbiamo due incognite. Non abbiamo ancora i biglietti per prendere quel pullman e non abbiamo ancora la pellicola per avvolgere le nostre bici e per raggiungere la grande autostazione di Istanbul dobbiamo percorrere circa 11 km con relative salite e discese (poche). Oggi piove e dopo un’oretta sotto una leggera pioggia raggiungiamo bagnati quasi fino alle mutande, l’autostazione.

Prima verifica: alla biglietteria della compagnia che ci dovrebbe portare a Plovdiv chiediamo se possiamo fare i biglietti per noi e le bici e dopo una serie di “no problem” e di “ok” capiamo che riusciamo a partire.

Per la seconda incognita vado in bici in un brico-center distante un paio di chilometri dall’autostazione e trovo la pellicola. Anche questa incognita é smarcata e verso le 10:30 iniziamo le operazioni di smontaggio e impacchettamento delle bici. Poco dopo le 11 carichiamo le bici imballate in pullman e ormai il grosso è fatto. Lasciamo che continui a piovere sulla città di Costantino e sui suoi turisti.

Dopo circa sette ore e mezza arriviamo a Plovdiv dove, in autostazione, dobbiamo cambiare pullman e compagnia. Le operazioni alla frontiera tra Turchia e Bulgaria sono state molto lunghe al punto che siamo arrivati con molto ritardo.

Disinfezione automezzi alla frontiera Turchia-Bulgaria

Per fortuna che per il cambio erano previste più di tre ore di sosta così siamo scesi dal pullman da Istanbul abbiamo utilizzato le toilette e subito dopo è arrivato il Flixbus che ci porterà fino a Lubiana. Per caricare le bici ho dovuto contrattare con gli autisti perché non ho acquistato il biglietto per trasporto bici. Sul sito non era contemplato l'acquisto del biglietto per trasporto bici così ho acquistato il biglietto “bagaglio speciale” tipo strumenti musicali o attrezzature sportive. Adesso siamo in viaggio e arriveremo a Lubiana tra 17 ore circa, operazioni doganali permettendo.

Alle 00:10 arriviamo alla frontiera tra Bulgaria e Serbia e qui le operazioni sono un po’ più snelle al punto che in un’oretta passiamo il controllo passaporti di entrambe le dogane e i bagagli non vengono neanche visionati.

Ore 05:05 del 16 Agosto il nostro Flixbus buca la ruota l’anteriore destra e la sostituzione ci costringe ad un’ora abbondante di sosta forzata. 

Siamo fermi, in Serbia, in un autogrill della Gazprom dove c’è gente che dorme sull’asfalto. Probabilmente sono gli occupanti delle auto a fianco.

Ore 8 arriviamo alla frontiera Serbia-Croazia. I controlli sono abbastanza spediti per cui dopo il check passaporti e un giro del cane antidroga in corriera e in mezzo ai nostri bagagli si riparte.

Alle 12:45 passiamo la frontiera Croazia-Slovenia. È l’ultima volta, per questo viaggio che dobbiamo scendere dal pullman metterci tutti in fila ed esibire i passaporti (tutto questo due volte per ogni frontiera). Qui i controlli sono ancora più veloci e ci fanno stare fermi “soltanto” 40 minuti.

Tutti questi ritardi ci fanno arrivare a Lubiana, dove dobbiamo fare un cambio pullman, alle 14:38 invece che alle 13:20. L’altro pullman sarebbe partito, secondo l’orario, alle 14:35 ma per nostra fortuna è arrivato un paio di minuti prima del nostro e, in fretta e furia, suddividendoci i compiti come dei veri compagni di viaggio abbiamo trasbordato in circa 5 minuti (bici comprese) da un pullman all'altro. E così il rientro, anche se con il brivido del ritardo, è andato secondo i piani progettati.

Entriamo a Trieste da Villa Opicina e appena iniziamo la discesa verso Trieste, sento la pendenza della strada, in cuffia ascolto “Private Investigations” dei Dire Straits, chiudo gli occhi e la discesa mi fa sentire come se volassi verso la città in un silenzio avvolgente. E mi dico: É FATTA. il progetto studiato ed elaborato assieme a Sofia è stato portato a termine in tutti i suoi aspetti e sfaccettature. E gli occhi mi si riempiono di lacrime dalla commozione/emozione.

Adesso siamo sul treno che da Trieste ci porterà a Codroipo e stiamo attraversando il Carso ferito dagli incendi che ci riporta lentamente nella realtà quotidiana di questi tempi.

Non sei tu che fai il viaggio ma è il Viaggio che fa te.


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