venerdì 5 agosto 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 12 - Dimitrovgrad (SRB) - Sòfia (BG)

Sòfia (BG) - 1141 km da casa


La strada verso la frontiera è in leggera salita e, ad un certo punto, entriamo con le bici in autostrada perché le strutture di frontiera sono solo sull’autostrada e non c'é un altro modo per entrare in Bulgaria. Alle 9, in frontiera c’è già una bella coda tra camion e auto, ma noi, privilegiati dall’avere solo due ruote, superiamo tutta la coda e ci presentiamo alle guardie di frontiera che fanno i controlli di rito (scansione del passaporto e timbro di visto). 

Finalmente entriamo in Bulgaria, facciamo la foto di rito e ripartiamo. 

Con grande sorpresa continuiamo a pedalare in autostrada per una decina di km e sempre in salita. Ma l’autostrada attualmente ha una sola carreggiata a doppio senso di marcia (l’altra carreggiata è un lungo cantiere per tutti i 10 km) e la nostra concentrazione nel pedalare è altissima perché ogni tanto si presentano dietro a noi, oltre alle auto, i camion che, giustamente, vogliono sorpassarci.

Usciti dall’autostrada ci tocca una strada con fondo in pavé tipo Parigi-Roubaix e quando i 6 km di saltellamento finiscono, pedalare di nuovo sull’asfalto da la sensazione di muoversi nell’aria, tra le nuvole.

Il primo contatto con un cittadino bulgaro lo abbiamo avuto durante il break di metà mattina, quando un signore si é avvicinato, ha capito che veniamo dall’Italia e, con parole sue, ci ha fatto capire che è stato in Italia sulla riviera romagnola. 

Arriviamo a Sòfia e di nuovo siamo su una strada ad elevatissimo traffico, oserei dire traffico napoletano senza nessuna offesa per gli abitanti di Napoli. 

Ma la nostra destrezza e prudenza ci fa arrivare alla meta incolumi. 

Non sei tu che fai il viaggio ma è il Viaggio che fa te.


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