domenica 31 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 7 - Sremska Mitrovica-Beograd

Beograd - 732 km da casa

Lasciamo Sremska Mitrovica, dove per 5 anni visse Sant’Ambrogio, alle nostre spalle e ci immettiamo su una strada che per molti chilometri é un noioso rettilineo in mezzo ad una campagna con estesissime coltivazioni di mais, girasoli e soia. Per nostra fortuna anche oggi il vento gioca a nostro favore e ci fa tenere una media piuttosto alta per noi che viaggiamo con bici cariche. Pedaliamo ad una temperatura media di 29 gradi con una massima arrivata a 39 ma il vento a favore non ci fa soffrire tanto il caldo.

In tutta velocità attraversiamo piccoli borghi rurali dove, sulla strada, i contadini hanno piazzato dei carretti oppure delle bancarelle dove mettono in vendita quantità inverosimili di angurie. Eppure non vedo campi di angurie mentre attraversiamo queste campagne. Boh. Notiamo anche la presenza di molti cani randagi a volte solitari a volte in branchi di 3 o 4. Quando sono così, in branchi, é sempre meglio mantenere un certo livello di attenzione perché tendono ad attaccare chi passa in bicicletta. Ma per fortuna, oggi a noi, non è mai successo.

Man mano che ci avviciniamo a Belgrado, notiamo un caotico aumento del traffico che ci fa condurre le nostre bici ponendo la massima attenzione a quello che succede davanti, dietro, a destra e a sinistra. Per fortuna in prossimità della città sono state costruite delle piste ciclabili che ci danno maggior tranquillità nel nostro pedalare.

Belgrado si rivela come una città vivace, piena di gente che si gode la domenica e di turisti di tutte le nazionalità. Dormiamo in un albergo in centro per poter fare una veloce visita al centro storico e alle sue peculiarità.

Non sei tu che fai il viaggio ma è il Viaggio che fa te.


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sabato 30 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 6 - Slavonski Brod (HR)-Sremska Mitrovica (SRB)

Sremska Mitrovica (SRB) - 654 km da casa

Un terzo del viaggio è fatto sia in termini di distanza che di giornate pianificate per portarlo a termine. Devo dire che la parte di oggi faceva un po’ paura sia a me che a Sofia (abbiamo percorso 149 km) ma un vento a volte a favore, a volte di taglio rispetto alla nostra andatura, ha reso il tutto molto più agevole. I 100 km sono stati superati poco dopo le 13 e prima di passare la frontiera tra Croazia e Serbia abbiamo fatto il nostro ormai classico break di mezzogiorno.

Durante l’avvicinamento alla frontiera un sacco di automobilisti e camionisti ci salutavano, sorpassandoci, con il clacson e con 👍🏻 manifestando la loro ammirazione per la nostra impresa. In prossimità della frontiera si è formata una lunga coda che noi abbiamo agevolmente superato e di nuovo gli automobilisti, fermi in coda e scesi dalle loro auto ci salutano e fanno il tifo per noi. Abbiamo visto targhe tedesche, svizzere, francesi, italiane, austriache e li abbiamo sentiti tutti con noi. Ovviamente nessuno ha espresso contrarietà al fatto che, con le nostre bici, stavamo letteralmente saltando la lunga coda prima della frontiera.

La giovane addetta serba che, alla frontiera, ha timbrato i nostri passaporti ci chiede dove stiamo andando e noi candidamente rispondiamo ISTANBUL. Al che lei ha un attimo di smarrimento ma io la convinco facendole vedere la mappa che ho sulla borsa del manubrio e così si manifesta in lei uno sguardo di ammirazione per il nostro progetto.



Ci siamo subito accorti di essere entrati in un altro stato perché le condizioni dell’asfalto sono notevolmente cambiate. In peggio. Per circa 20 km abbiamo dovuto fare slalom tra buche e toppe sull’asfalto per evitare inutili sobbalzi alle nostre bici e ai bagagli. Stasera piccolo check alle bici per controllare che sia ancora tutto ok visto che ci aspettano ancora poco più di 1000 km.


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venerdì 29 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 5 - Kutina-Slavonski Brod

Slavonski Brod - 506 km da casa

Partiamo prima del previsto e in strada abbiamo subito il sole in faccia. Questo ci dice che stiamo pedalando nella direzione giusta 🙂. Verso Oriente. La strada è buona anche se trafficata e ci fa attraversare piccoli borghi con gran parte delle case disabitate. Tante abitazioni sono in vendita e tante portano ancora i segni dell’assurda guerra civile che ha martoriato i Balcani nei primi anni ‘90. Il video del post fa infatti vedere tali segni.



Percorriamo questa strada rilevando sempre la stessa situazione per una cinquantina di chilometri. Ad un certo certo punto ci rendiamo conto di pedalare sulla “Ruta Sava” come indicato dalla segnaletica verticale che ci accompagna fino alla nostra destinazione di stasera. Certo che é curioso far pedalare i ciclisti su una infrastruttura come questa senza pensare alla creazione di una pista dove si possa pedalare in tranquillità.

Per la pausa pranzo ci organizziamo al solito modo, cioè sosta in supermercato per acquistare l’indispensabile per rifocillarci. Qui subito dopo esserci fermati ed aver parcheggiato le nostre bici, ci viene incontro una signora con la quale abbiamo una piacevole conversazione su noi, sul nostro progetto e sui nostri progetti passati. Alla fine le chiediamo il nome (Miriana) e proponiamo di fare una foto assieme. Lei conclude l’incontrò affermando commossa, che raccontandole di noi due le abbiamo fatto un bellissimo regalo.

Slavonski Brod, dove pernottiamo stasera, è una città di confine e il confine è segnato dalla Sava. Da una parte Croazia e dall’altra Bosnia Erzegovina. Nelle vicinanze c’è un solo ponte per attraversare il fiume e passare il confine. La piccola passeggiata che abbiamo fatto ci ha fatto respirare un clima di arretratezza e povertà con pochissima gente in giro e, anche qui, case martoriate da colpi di arma da fuoco.

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giovedì 28 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 4 - Zagreb-Kutina

Kutina - 389 km da casa

L’uscita da Zagabria, come accade per l’uscita da tutte le grandi città, si rivela piuttosto impegnativa, dovendo fare attenzione ad auto, mezzi pesanti, pullman, tram e pedoni impegnati in conversazioni telefoniche. Dopo circa 20 km ci rendiamo conto che l’influenza del traffico cittadino non si fa più sentire e ci sentiamo liberi di lanciare le nostre bici a 26-27 km/h. 


Attraversiamo tantissimi piccoli paesi rurali immersi nell’ampia valle della Sava che tra campi coltivati a mais e frumento e zone incolte, ci presenta anche un piccolo campo di estrazione del petrolio tutt’ora attivo. Una compagnia mineraria nazionale si preoccupa di far funzionare i pozzi di estrazione e di veicolare il materiale estratto verso gli impianti di raffinazione.



I piccoli paesi, quasi senza anima viva, che attraversiamo ci fanno un attimo preoccupare per quanto riguarda la pausa pranzo, visto che ci siamo abituati a fermarci, per pranzo, in supermercati acquistando l’essenziale per mettere qualcosa nello stomaco. Ma come sempre troviamo la soluzione. Anzi dopo aver acquistato il necessario in un piccolo alimentari ci siamo seduti, all’ombra, nei tavolini esterni di un bar vicino e abbiamo acquistato solo le bevande comunicando con la barista, che non capiva nient’altro che il croato, utilizzando “Google Translator”.



Oggi vi mostro una cartina che fa vedere, spero, dove siamo arrivati rispetto  tutto il percorso che abbiamo pianificato. Come potete immaginare siamo a poco meno di un quarto di percorso e per il momento ci riteniamo soddisfatti del nostro ritmo di viaggio.



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mercoledì 27 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 3 - Novo Mesto (SLO)- Zagreb (HR)

Zagreb (HR) - 298 km da casa

Partiamo mezz’ora dopo del previsto ma ne siamo pienamente consapevoli perché contiamo di arrivare alla meta in 4-5 ore di macinatura di gambe.


Prima di partire, in albergo, ho scambiato due parole con un altro ospite (tedesco) che viaggia in bici ed é diretto a Belgrado per poi fare ritorno verso casa. Anche lui stasera farà tappa a Zagabria e oggi ci siamo incrociati varie volte.


Lasciamo Novo Mesto e ci immergiamo nella verde campagna slovena.


Percorriamo un lungo tratto di asfalto dedicato esclusivamente alle bici e tanti, ma proprio tanti, amanti della due ruote a pedali che fanno la loro escursione/gitarella quotidiana. Immancabile il reciproco saluto e lo scambio di uno sguardo complice di gente che condivide la stessa passione.


Giunti al confine con la Croazia, gli agenti di frontiera, che controllano i nostri passaporti, si incuriosiscono guardando la cartina che ho sulla borsa anteriore e dopo averli convinti della nostra meta, ci manifestano la loro ammirazione per l’impresa che stiamo vivendo.



Questo episodio ci ha fatto balenare alla mente l’idea di appendere un cartello al retro delle nostre bici dove viene dichiarata esplicitamente la nostra meta. L’idea è stata messa in pratica durante la pausa pranzo con un esercizio degno di Art Attak acquistando tutto il materiale necessario, realizzando i due cartelli e attaccandoli alle nostre bici.



L’arrivo a Zagabria, in fin dei conti, si é rivelato molto agevole e dopo circa quattro ore e un quarto di pedali abbiamo preso possesso della camera per stanotte.



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martedì 26 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 2 - Col-Novo Mesto

Novo Mesto - 214 km da casa

Pioverà! Non è una domanda ma una affermazione. Infatti stamattina il cielo a ovest è plumbeo e sicuramente tra un po’ inizierà a piovere. Ma noi armati di buona fede, dopo aver salutato il simpatico oste della gostilna Tratnik, partiamo perché oggi il piano di viaggio prevede 126 km di pedali e diamo inizio alle danze con una salitella di circa 7 km che ci porta a 882 m s.l.m. Dopo mezz’ora di fatica, sotto una pioggerella sopportabile, l’intensità della precipitazione ci costringe a fermarci per cercare riparo a ridosso del muro dell’ultima casa prima della cima.


Lasciamo che la precipitazione si sfoghi e dopo circa mezz’ora ripartiamo sotto una pioggia tenue e sopportabile che ci accompagna fino a Lubiana.


Chi dice che la Slovenia è verde ha ragione e io oggi l’ho paragonata all’Irlanda che è la nazione verde per definizione. I paesaggi si susseguono tra prati e boschi, tra salite e relative discese, tra paesi e campagne coltivate e rimane nella mente sempre quell’impressione: la Slovenia è Verde.



Dopo Lubiana pedaliamo nella valle del fiume Krka che ci accompagna, nel suo defluire verso la Sava fino alla destinazione di stasera. Novo Mesto si presenta come una cittadina dal centro vivace e brioso con bar e tavolini pieni di gente che gode del suo tempo libero e noi ci facciamo partecipi di questo clima per goderci la meritata cena.


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lunedì 25 luglio 2022

RAGGI D’ORIENTE - Giorno 1 - Bertiolo-Col (SLO)

Col (SLO) - 88 km da casa

Abbiamo voluto mantenere fede ad una tradizione ormai consolidata e anche quest’anno, prima di partire, ci siamo fermati a fare colazione al Caffè Commercio in piazza a Bertiolo. Si sono presentati per salutarci, e augurarci buon viaggio, parecchie persone, parenti e amici tra cui anche il nostro sindaco Eleonora Viscardis e questo ci ha fatto molto piacere e ci fa sentire parte di una esperienza collettiva, anche se poi, in fondo in fondo, siamo solo noi due che pedaliamo e, di conseguenza, sudiamo 🙂. In ogni caso dedichiamo il nostro più sentito e profondo grazie a tutti. Compresi quelli che ci hanno salutato lungo le vie del paese.

Attraversiamo la pianura friulana pedalando verso Oriente e con una schioppettata arriviamo al confine Sloveno a metà mattinata, e questo ci fa convincere che il primo giorno lo porteremo a termine con una tranquilla facilità.

Ma, nella nostro spirito avventuriero, non avevamo messo in conto una maledetta salita che in 8 km ci ha fatto percorrere 500 m di dislivello. 


Chi sa fare i calcoli dirà che la pendenza non era poi tanto elevata, ma se mettete assieme la salita con la temperatura ambientale sopportata durante lo sforzo e le bici cariche di bagagli, si ottiene una miscela esplosiva che mette alla prova qualunque essere umano “normale”.

L’arrivo a Col alla Gostilna Tratnik é stato una liberazione e ci siamo detti che anche questa possiamo metterla negli annali delle nostre avventure.

Miloš, l’oste che ci accoglie, é molto simpatico e riusciamo a comunicare tranquillamente in italiano. Una delle prime cose che ha fatto é stata quella di prepararmi una birra alla spina per ristorarmi e devo dire che meritava veramente.

Ci attende l’incognita della cena ma ci adattiamo a tutto (come potete vedere dalla foto).


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domenica 24 luglio 2022

RAGGI D'ORIENTE - La preparazione

Al solito fotografia di quello che entrerà nelle sacche. Peso complessivo (di entrambe le sacche) poco meno di 15 kg.


 

venerdì 22 luglio 2022

RAGGI D'ORIENTE - In bicicletta da BERTIOLO a ISTANBUL

Lunedì, 25 luglio, Sofia ed io partiremo in bici per l'avventura più estrema che finora é affiorata nei nostri pensieri. Il nostro Viaggio in bici del 2022 ci porterà fino alla porta di accesso all’Asia. Destinazione Istanbul.

So che vi sorgono tante domande tipo ma quanti km sono, ma in quanti giorni arriverete alla meta, ma come rientrate a casa e, per i più tecnici, ma quale dislivello dovrete affrontare,  e così via…

Voglio però dare a questo viaggio un aspetto meno tecnico-ciclistico e più vicino alla quotidianità, alla natura umana e agli aspetti paesaggistico-ambientali in modo da farvi percepire, per quello che sarà possibile, la bellezza e l’incantesimo che, per noi, suscita il viaggiare in bici.

Dopo il viaggio del 2021 i nostri pensieri erano già rivolti alla prossima meta. Non volevamo svelarlo a nessuno perché ci sembrava al di fuori di ogni pensiero razionale e, come tale, ci dava l’impressione di essere fuori dalla nostra portata. Ma, mantenendo fede alla nostra idea, abbiamo studiato a fondo questo progetto entrando il più possibile nel dettaglio per renderlo, per noi, fattibile.

Il viaggio è (quasi) sulle orme di quello compiuto nel 2001 da Paolo Rumiz, Francesco Altan ed Emilio Rigatti e raccontato epicamente nel libro di Rumiz “Tre Uomini in Bicicletta” e più dettagliatamente in quello di Rigatti “La Strada per Istanbul”.

Con lo sguardo rivolto verso Oriente attraverseremo 4 frontiere e raggiungeremo, oltre alla magnifica Istanbul, 4 capitali dei Balcani (Lubiana, Zagabria, Belgrado, Sòfia) ma soprattutto incontreremo culture, persone e abitudini che, spero, porteremo per sempre nel nostro cuore.

Abbiamo scelto di andare a Istanbul per vari motivi. uno di questi è il nome di mia figlia, che è stato ispirato a mia moglie Marta e a me, durante la visita alla bellissima basilica di Santa Sofia a Istanbul, in una vacanza che abbiamo fatto in Turchia trent’anni orsono. Un altro motivo é legato a quello spirito di avventura che mi pervade, che sono riuscito a trasmettere anche a Sofia e che ci spinge verso sfide sempre più ardite. Un terzo motivo è che questo viaggio, verso Istanbul-Costantinopoli-Bisanzio rappresenta per noi il compimento del viaggio che abbiamo fatto da casa verso Roma nel 2020 e che quest’anno ci porterà alla capitale dell’Impero Romano d’Oriente.

Credo poco alla causalità delle cose ma in questi giorni ho realizzato che partendo il 25 Luglio (data scelta a tavolino e frutto di vari incastri e compromessi), il nostro viaggio inizia proprio il giorno in cui il calendario ricorda San Cristoforo che nel medioevo era venerato come protettore dei viaggiatori, dei viandanti e dei pellegrini e questo ci sembra di buon auspicio.

Buon Viaggio a Noi

Non sei tu che fai il viaggio ma è il viaggio che fa te