domenica 19 settembre 2021

PEDALI NEL VENTO - La Rassegna Stampa

 La Vita Cattolica - Mercoledì 8 Settembre 2021 - Pagina 19


mercoledì 18 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - L'Arrivo a Bertiolo

É stata una grande emozione l’essere accolti con così tanta partecipazione e affetto al nostro arrivo.

É stato bello essere stati accompagnati in bici da Codroipo a Bertiolo. E scambiarsi alcune parole su questa nostra esperienza.


Grazie a tutti i parenti, agli amici e alle persone a noi vicine che ci hanno festeggiato alla fine di questa avventura.

Grazie agli amici di  FIAB CODROIPO - Amici del Pedale che con la loro presenza hanno dato testimonianza di appartenenza alla nostra avventura.

Anche la piccola festa presso il Caffè Commercio di Bertiolo fa parte del nostro Viaggio della Memoria. Il sostegno con la Vostra presenza, i like e i commenti di tutti Voi durante questa avventura hanno dato un grande contribuito a farci fare tutti i giri di pedali che ci hanno portato alla meta.

Un grandissimo GRAZIE a tutti e... alla prossima avventura 

martedì 17 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Il Rientro

Il rientro a casa prevede una tratta in pullman (Cracovia-Vienna) e due in treno (Vienna-Udine + Udine-Codroipo) Codroipo-casa la faremo sui pedali meteo permettendo. Mentre sui treni che abbiamo già prenotato é consentito caricare le bici intere, il pullman le accetta solo se sono imballate. 


In Polonia i centri commerciali sono aperti fino alle 22 tutti i giorni tranne la domenica (che sono chiusi tutto il giorno). Perciò verso le 20 di ieri sera siamo andati in un brico-center e per la modica cifra di 25 Zloti (5.5€) abbiamo acquistato un rotolo da 170 metri di pellicola trasparente per imballaggio. 

Arrivati alla stazione dei pullman ho smontato e “piegato” le bici come si fa canonicamente in questi casi. Ovvero: si svitano i pedali, si ruota il manubrio di 90 gradi e si smonta la ruota anteriore. Il tutto poi deve essere riposto in un imballaggio adatto a contenerlo oppure deve essere avvolto nella pellicola per imballaggi in modo che una volta caricate nella stiva del pullman non danneggino o sporchino i bagagli dei viaggiatori.


Per completare l’operazione ho impiegato circa 40 minuti ed siamo comodi con i tempi visto che il pullman parte alle 23:00 ed arriva a Vienna alle 5:30.

Arrivati a destinazione con mezz’ora di anticipo, Vienna ci accoglie che é ancora buio e cominciamo a vedere il crepuscolo mentre rimontiamo e rendiamo pedalabili le nostre bici.


Arrivati a Vienna ci aspetta qualche ora di attesa a Wien Hauptbahnhof durante le quali faremo colazione e se possibile chiuderemo gli occhi.

domenica 15 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 12 da Oświęcim a Kraków

Kraków - 1005 km da casa.
É fatta! Oggi partiamo con la consapevolezza che é l’ultimo giorno di questa avventura, e con questo spirito affrontiamo gli ultimi 65 km circa che ci separano dalla meta finale.


Entrambi sappiamo che non ci aspetta molta fatica perché stiamo scendendo lungo la valle del fiume Vistola ed in effetti la prima decina di chilometri li percorriamo su una bella ciclabile realizzata sulla cima dell’argine sinistro del fiume. La ciclovia é parte della Eurovelo 4, che unisce Kiev a Roscoff in Francia sull’Atlantico. Incrociamo diversi ciclisti che approfittano della giornata festiva per fare il loro allenamento.


Come detto, dopo circa dieci chilometri il nostro itinerario ci fa abbandonare la pista ciclabile e ci immettiamo su strade secondarie con traffico praticamente inesistente che attraversano fitti boschi facendoci pedalare al fresco.

Con sorpresa, ad un certo punto, l’itinerario ci porta su una strada sterrata lunga poco più di 2 km che percorriamo con un po’ di fatica e che rallenta la nostra velocità. Ma pazienza, anche questo è un tratto che va affrontato e, l’ultimo giorno, non crea eccessivo fastidio. Cracovia si presenta davanti a noi inaspettatamente e le strade che percorriamo sono piene di persone che preparano la parte finale della tappa del Tour De Pologne che oggi arriva proprio qui a Cracovia.


Gli ultimi chilometri che pedaliamo dopo essere entrati in città li percorriamo su una bellissima ciclabile che scorre quasi a pelo d’acqua lungo la Vistola. Raggiungiamo la piazzi principale della Città dove un improvviso, e breve, scroscio d’acqua ci costringe a ripararci alla bene meglio. Passato l’acquazzone, foto di rito dell’arrivo e poi in  albergo.


Dedicheremo le prossime due giornate alla visita della città utilizzando le bici solo per gli spostamenti urbani e ripartiremo da Cracovia martedì 17 nella tarda sera.
Cercheremo di descrivere e documentare con foto i dettagli più significativi del nostro rientro a Bertiolo.

Stiamo ponderando la realizzabilità di un piccolo brindisi di ben arrivati  presso la trattoria da Nino che ci ha ospitato per il saluto alla nostra partenza da Bertiolo. Anzi a tal proposito lancio un sondaggio per capire quanti potrebbero essere presenti  all’evento Mercoledì 18 verso le 19:45 (nella speranza che tutto fili liscio).

PS
oggi vi svelo in una foto il contenuto della vaschetta di margarina.

sabato 14 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 11 - da Bielsko-Biala a Oświęcim

Oświęcim - 922 km da casa.
Oggi a parte una salita all’inizio del tragitto, l’itinerario si é manifestato per lo più insignificante e simile al tratto che abbiamo fatto ieri in territorio polacco.


Ma piena di significato si é poi rivelata la nostra giornata. L’abbiamo infatti dedicata alla visita dei campi nazisti di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau.


Da subito notiamo che si é trattata della più grande ed efficiente fabbrica della morte mai immaginata dall’essere umano. La guida che ci accompagna parla di circa 1’500’000 persone uccise in modo organizzato e sistematico. Visitando quelle strutture un brivido continuo ci percorre la schiena e a sentire le spiegazioni e le descrizioni della preparatissima guida ci pervade un senso di incredulità e di rifiuto a credere che tutto quello che é successo sia accaduto realmente. 


Come già scritto, lo scopo del nostro viaggio é quello di ricordare a noi e a tutti Voi che ci leggete, che tutto questo é successo nel cuore dell’Europa. Oggi, mentre si assiste alla scomparsa dei sopravvissuti e dei testimoni diretti di quelle atrocità, lo sterminio nazista solleva ancora molti interrogativi sulla possibile convivenza civile tra popoli con tradizioni, sensibilità e religioni diverse.
L’idea della “soluzione finale del problema ebraico” si é sviluppata e poi realizzata concretamente proprio in Europa. Mi chiedo come sia potuto accadere tutto ciò nel continente dove sono nati i valori fondamentali della nostra cultura dalla scienza alla filosofia e alla politica, dalla letteratura alla musica e alle arti visive.


La domanda fondamentale alla fine di questa giornata é se si possa davvero visitare Auschwitz non più con lo sguardo incredulo e spaurito dei primi liberatori russi, il 27 Gennaio 1945, ma con la consapevolezza che grazie alla conoscenza dei fatti e alle testimonianze, ciò che è stato non si ripeterà mai più.

Sul monumento di Birkenau è presente, in tutte le lingue delle vittime, la seguente iscrizione (che condividiamo in pieno):

Grido di disperazione ed ammonimento all’umanità  sia per sempre questo luogo dove i nazisti uccisero circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, principalmente ebrei, da vari paesi d’Europa

venerdì 13 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 10 - da Rožnov pod Radhoštěm a Bielsko-Biala

Bielsko-Biala (voivodato della Slesia) - 882 km da casa.

Oggi abbiamo conquistato la Polonia. Verso le 9 carichiamo i bagagli sulle nostre bici e iniziamo il nostro percorso. 
4.5 km di salita, proprio appena partiti, non sono di buon auspicio per la giornata. Ma la pendenza non è poi cosi proibitiva e la superiamo con agilità.
L’itinerario di oggi lo abbiamo battezzato “a montagne russe” perché è un continuo su-giù-su-giù e dopo un po’ perdiamo il conto delle salite lasciandoci andare e concentrandoci sulla meta di oggi.

Dopo circa 55 km raggiungiamo Cesky-Tesin, città tagliata a metà dalla frontiera Ceco/Polacca segnata lungo il fiume Olše. La parte polacca della città si chiama Cieszyn e dopo la frontiera si notano subito le differenze.


Mancano ancora 35-37 km alla nostra meta e percorriamo, in gran parte, strade ad elevato traffico (per fortuna solo di automobili). Notiamo l’assenza totale di piste ciclabili oltre alla carreggiata stradale molto deformata e malmessa. Al punto tale che hanno installato dei segnali che indicano il  pericolo di sbandamento a causa del fondo deformato.


La deformazione è più evidente e fastidiosa proprio dove facciamo scorrere le nostre bici e questo rallenta la nostra andatura sia in salita che in discesa. Ma anche oggi abbiamo portato a casa il millino D+ (oltre 1000 m di salite) e la lunghezza dell’itinerario ci fa arrivare alla meta un’ora dopo il nostro solito orario.

Questa tappa di oggi la dedichiamo a Gino Strada (r.i.p.)

giovedì 12 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 9 - da Uherské Hradiště a Rožnov pod Radhoštěm

Rožnov pod Radhoštěm - 785 km da casa.


Poco meno di 88 km di fatica, soprattutto dopo la pausa pranzo e lo capirete se avrete la pazienza di leggere il post (scusate per la lunghezza della descrizione).


Lasciamo l’albergo poco dopo le 8:30 e dopo aver attraversato la cittadina ci immettiamo in una bellissima ciclabile al cui fianco scorre, in direzione contraria rispetto alla nostra andatura, l’acqua di un canale navigabile. Dopo un po’ di km capiamo che il canale é una derivazione del fiume Morava che ha scavato la valle che stiamo risalendo. 



L’itinerario (crudele) ci fa abbandonare la stupenda ciclabile dopo una decina di km e proseguiamo su strade secondarie a basso traffico fino a poco prima della cittadina di Zlín dove ci immettiamo su una statale ad elevatissimo traffico e per percorrerla ci mettiamo tutta la concentrazione possibile per mantenerci vicino al ciglio destro della carreggiata. Per fortuna quando compaiono i primi caseggiati dell’abitato si manifesta davanti a noi una ciclabile urbana sulla quale ci immettiamo senza alcun indugio.


Usciti dall’abitato troviamo strade secondarie a basso traffico, ma si presenta anche la prima delle 5 salite che l’itinerario ci dedica oggi. Circa 100 m di dislivello ma siamo solo alla prima ed é stata la più piccola e, ora come ora, insignificante che abbiamo affrontato oggi.



La discesa é un divertimento assoluto, ma svanisce subito perché dobbiamo affrontare la seconda ascesa. Pazienza, siamo qui, e indietro non si torna perché la nostra meta é (poco) più avanti.


Dopo 60 km ci fermiamo per la pausa pranzo. Di solito, se troviamo, facciamo spesa in un supermercato acquistando verdura, frutta, latticini tipo yogurt o fiocchi di latte e una bevanda.



Ripartiamo rifocillati ed idratati per bene e subito dobbiamo affrontare una arrampicata di 7.5 km per un dislivello di circa 450 m. La pendenza media non è molto elevata, ma la lunghezza del tratto ci mette alla prova.

Al termine inizia una ripida discesa per 5 km ma arrivati in fondo ci aspetta un’altra scalata di circa 3 km con un dislivello di circa 250 m. Pendenza media dell’8% ma con punte del 18% e vi assicuro (sia io che Sofia) che portare su una bici con bagagli per quelle strade é stata una fatica notevole.


Prendiamo la discesa e di nuovo, arrivati in fondo ci si palesa davanti a noi l’ultimo pendio del giorno, e nonostante abbia una pendenza media del 3% (ma con punte dell’8%), si fa sentire nelle nostre gambe che sono, come si suol dire, alla frutta.


L’ultima discesa fa riposare i nostri muscoli e i pochi km che mancano alla meta li percorriamo quasi per inerzia.


mercoledì 11 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 8 - da Altlichtenwarth a Uherské Hradiště

 Uherské Hradiště - 698 km da casa (Moravia orientale).

Si parte dalla gentilissima famiglia Wiesinger, nella persona della padrona di casa Andrea, che ieri sera ci ha preparato un piccolo spuntino serale vista la nullità di offerta del borgo.



Siamo a circa 12 km dal confine con la Repubblica Ceca e lo raggiungiamo dopo aver percorso alcune strade secondarie e anche qualche sterrato. Lungo il percorso in territorio austriaco ci rendiamo conto di essere in mezzo ad un campo petrolifero con tanto di pozzi che estraggono petrolio (erdöl) dal sottosuolo. 



Arrivati al confine con la Repubblica Ceca ci informiamo circa la possibilità di entrare nel loro territorio senza sottoporsi a quarantena. Questa informazione era fondamentale perché Sofia ha fatto la seconda dose il 31/07 e secondo il sito viaggiaresicuri.it, per entrare in Repubblica Ceca, devono essere passati 14 gg dalla seconda dose. Non sto a tediarvi più di tanto perché arrivati in albergo l’unica cosa che ci hanno chiesto è stato il passaporto e nient’altro. Vedremo con l’albergo di domani se cambia qualcosa.



Entrando in Repubblica Ceca abbiamo notato che nella zona che abbiamo attraversato c’è stato di recente un nubifragio. Infatti tante case erano prive del tetto, le strade erano pieno di macerie, tutti gli alberi di un bosco sono stati divelti o spezzati. I pali dell’illuminazione pubblica erano piegati e la linea ferroviaria ha perso la linea elettrica. Veramente uno scenario apocalittico a metà tra un terremoto e uno tsunami.

Raggiungiamo la meta di stasera nel primo pomeriggio dopo aver percorso una strada con traffico molto elevato e con automobilisti e camionisti molto rispettosi dei ciclisti.


Aggiungo una foto che vi fa capire a che punto del viaggio siamo giunti.


martedì 10 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 7 - da Vienna a Altlichtenwarth

Altlichtenwarth - 608 km da casa. 
Lasciamo Vienna poco dopo le 9 e ci ripromettiamo di fermarci a metà mattinata per una piccola merenda mattutina come siamo soliti fare negli ultimi giorni. Puntiamo con le bici verso nord-est e nonostante fossimo già nella zona orientale della città percorriamo poco più di 10 km per vedere la campagna ed imboccare una pista ciclabile rurale.


Questa ci consente di percorrere svariati chilometri in scioltezza e ci permette di distrarci per immergerci nel paesaggio che attraversiamo. Entrambi notiamo che i centri abitati sono meno frequenti rispetto ai giorni precedenti ma questo per il momento non ci preoccupa. 
Verso le 11 ci fermiamo ed acquistiamo un paio di banane in un piccolo supermercato lungo la strada. Ripartiamo e, uscendo dalla località, ci aspetta una piccola salita che affrontiamo tranquillamente. I nostri pedali continuano il loro moto rotatorio ma notiamo che per 10-15 km la visuale offre solamente aperta campagna con il paesaggio costituito da pale eoliche (visibili a perdita d’occhio e in una quantità inimmaginabile) e terreni collinari coltivati a uva, mais, zucche, barbabietola da zucchero, girasoli e grano (già mietuto). Ci mancano poco meno di una trentina di chilometri alla meta e non vediamo nient’altro che campagna, campagna e ancora campagna. 

All’arrivo alla meta di oggi, siamo a circa 12 km dal confine con la Repubblica Ceca, ad accoglierci c’è una famiglia di vignaioli che offrono anche ospitalità rurale. 

Girando a piedi nel borgo notiamo che i produttori di vino sono numerosi ma per le strade non c’è anima viva e, quando cammini per la strada, ti senti addosso mille occhi che ti osservano. 

Sofia dice che siamo arrivati in un luogo dimenticato da tutti. Non posso che confermare...

lunedì 9 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 6 - da Neunkirchen a Vienna

Vienna - 511 km da casa. Oggi abbiamo raggiunto L’ex capitale dell’impero asburgico e superato la metà dei km che (teoricamente) dovremo percorrere per arrivare a Cracovia dove finirà il nostro viaggio.

Partiti un po’ prima delle solito orario, pedaliamo lungo strade secondarie in mezzo a campi coltivati e a boschi di abeti. La strada è tutta in discesa e nonostante il controvento la nostra velocità é soddisfacente. Ad un certo punto imbocchiamo una ciclabile che costeggia un canale piuttosto largo sul quale di tanto in tanto sono presenti degli sbarramenti con piccole centraline che producono energia elettrica e che viene immessa in rete direttamente su una linea elettrica presente lungo il canale. Chissà se si può fare anche sul nostro Canale Ledra. 


Il nostro itinerario fa interrompere la tranquilla pedalata lungo la ciclabile e ci fa immettere su una strada statale ad elevato traffico. Ci rendiamo conto che ci stiamo avvicinando alla capitale austriaca. L’ingresso in città è piuttosto articolato a causa dell’assenza di una ciclabile concepita in modo organico ed adatta ad un pedalare fluido. Infatti ci troviamo a dover cambiare lato della strada (da destra a sinistra e viceversa) diverse volte. Ma una volta entrati nell’area metropolitana iniziano le ciclabili urbane, a senso unico e ben separate dalla zona dedicata ai pedoni, che ci portano alla meta di stasera a ridosso del Prater.


PS:

Non fate le somme dei km giornalieri che vedete sulle foto della giornata. I conti non vi torneranno mai perché alcuni km li facciamo la sera senza utilizzare le app ma solo il contakm a bordo bici.

domenica 8 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 5 - da Bruck an der Mur a Neunkirchen

Alle 7 ci sveglia uno scroscio di pioggia molto intenso e ci fa preoccupare per la giornata che ci aspetta, ma dopo mezz’ora smette è quello che ne rimane é solo l’asfalto bagnato.

Il posto che ci ha ospitato questa notte non apre prima delle 9 e prima di quell’ora non possiamo fare colazione ne tantomeno partire. Avremmo voluto partire un po’ prima perché la “tappa” di oggi prevede di salire fino a 990 m s.l.m. su una distanza di circa 56 km e ci piaceva l’idea di portare a termine tutta la salita per poi fare la sosta per il pranzo. Come al solito si parte dopo aver fatto colazione ed aver saldato il conto con la struttura. Sono le 9 e mezza circa quando diamo la prima spinta sui pedali. 



Fin da subito ci rendiamo conto che per strada non c’è nessuno e nella prima mezz’ora le auto che contiamo stanno tutte sulle dita di una mano. Sembra che la domenica mattina l’Austria sia spenta (OFF) e di questo ci rendiamo conto anche uscendo dalla cittadina ed attraversando una zona di attività commerciali. Tutto chiuso e tutto spento. Buon per loro che non hanno nessuno che ha l’obbligo di lavorare la domenica se non fosse per i camerieri e i cuochi.


Pedaliamo lungo una ampia vallata di origine glaciale solcata dal fiume Mürz. Stiamo andando controcorrente ed é un salire dolce e lento per quasi tutto il tragitto mattutino. Il panorama é un susseguirsi di terreni coltivati a mais o a pascolo e paeselli con il loro Maibaum (albero di maggio) come da foto.


Alla fine di un ultima salitella, che ci impegna per 2 km (al 10% medio) con i rapporti più bassi sulle bici, arriviamo alla sella di Semmering (990 m) dove ci fermiamo per pranzo. Tutto sommato non è andata male perché terminiamo la salita poco prima dell’una.


Dopo la doverosa sosta rifocillante risaliamo in bici ma questa volta, quasi per tutta la parte rimanente del tragitto, i pedali (e le gambe) non vengono utilizzati facendoci arrivare alla meta di stasera dopo poco più di un’ora in sella e senza aver beccato una goccia di pioggia.


sabato 7 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 4 - Da Scheifling a Bruck an der Mur

Finalmente una vera colazione austriaca con tanto di caffè alla loro maniera, affettati e formaggi, uovo alla coque, marmellata di rabarbaro fatta in casa e morbidissime fette di burro da spalmare sul pane fresco. Ma non esageriamo perché mettersi sui pedali dopo aver mangiato tutta quella roba potrebbe dare effetti indesiderati non documentati da nessuna parte.
Salutiamo (e paghiamo) la signora Rosenkranz (proprietaria della Gasthaus) e iniziamo la nostra giornata sulle bici.


Oggi era tutta una discesa tranne due tratti (2 km al 10% medio e 1 km al 7% medio) che ci hanno fatto sputare qualche pallino. 


Arrivati nella zona di Zeltweg ci accorgiamo che stiamo passando proprio davanti all’ingresso del circuito “Red Bull Ring” dove a quell’ora erano in corso le prove libere del gran premio di MotoGP che si terrà domani. Ovviamente  la strada che stavamo percorrendo era chiusa (solo) al traffico automobilistico ed era piena di appassionati che, a piedi, stavano entrando nel circuito. Invece di pedalare facevamo una specie di slalom dove i birilli erano gli umani che camminavano in libertà sull’asfalto.


Dopo la solita piccola sosta per uno spuntino a base di frutta e/o verdura riprendiamo a pedalare ed arriviamo a Loeben dove c’è un grande birrificio industriale della Gösser ed ovviamente ci fermiamo per assaggiare, anzi bere, una birra di fresca produzione. Tanto ci mancavano ancora pochi (14) km all’arrivo alla meta di oggi a Bruck an der Mur (nella regione che chiamano Stiria Superiore).

venerdì 6 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 3 - da Feldkirchen a Scheifling

Ma sappiamo quello che stiamo facendo? Certo che lo sappiamo: stiamo andando ad Auschwitz in bici partendo da Bertiolo (UD). Oggi, 6 Agosto, giorno nel quale é stata sganciata la prima bomba atomica, il nostro viaggio della memoria assume ancora maggiore significato e rilevanza. Un doveroso pensiero, da parte nostra, va a tutti quelli che hanno perso la vita o hanno vissuto una vita di sofferenze a seguito di quell’evento. E anche noi condividiamo il pensiero di Papa Francesco: “Mai più la guerra, ma più il boato delle armi, mai più tanta sofferenza! Venga la pace nei nostri giorni, in questo nostro mondo.”


La nostra giornata inizia con una tipica temperatura alpina che ci invita ad indossare vestiti adatti al clima. Però, dopo mezz’ora sui pedali, passiamo subito allo smanicato e alla canottiera. Abbiamo davanti a noi una ottantina di km di asfalto intervallati tra pista ciclabile e strada statale.



Dopo essere passati in piazza a St. Veit an der Glan, per pranzo ci siamo fermati a Friesach, cittadina dominata da un castello e da una cattedrale (sede storica del vescovo di Gurk) della quale oggi rimangono solo alcune parti di mura esterne. 



Per pranzo spuntiniamo perché ci aspettano ancora 26 km, soltanto, ma sono quelli più impegnativi perché prevedono una pedalata in salita fino al raggiungimento dei 1000 m s.l.m.



Ovviamente abbiamo raggiunto la quota senza alcun tipo di problematica da segnalare e da lì in poi tutta una discesa ad oltre 50 km/h fino alla meta di stasera (in Stiria).

giovedì 5 agosto 2021

PEDALI NEL VENTO - Giorno 2 - da Pontebba a Feldkirchen

Ci alziamo e piove. La pioggia è stata incessante ed intensissima tutta la notte. Entrambi eravamo molto perplessi se partire in mattinata o aspettare che la smettesse come indicato da tutte le app meteo che abbiamo consultato. Come al solito le app meteo danno le previsioni a occhio e croce. Infatti appena fatto colazione smette di piovere e le nubi iniziano a diradarsi.


E anche per oggi si Parte. 
Salutiamo Fulvia e suo marito, proprietari del “B&B Tafamee” di Pontebba, e inforchiamo le bici orientandole verso Tarvisio. La temperatura era piuttosto mite (13-14 gradi) ma questo ci ha consentito di risalire la Valcanale fino allo spartiacque senza sudare


Da Camporosso in poi é iniziata una continua discesa (tranne due piccoli strappi nella zona di Coccau) fino a Villach


Sia Sofia che io siamo rimasti sorpresi del fatto che nella zona confinaria nessuno ci abbia controllato o chiesto qualcosa in merito al “ Green Pass”. Fermandoci per lo spuntino di pranzo abbiamo notato che le misure raccomandate per contenere la pandemia sono uguali a quelle dettate dalle autorità italiane.
Dopo pranzo abbiamo ripreso a pedalare e il sole ci ha accompagnato lungo tutta la costa settentrionale del lago di Ossiach (Ossiacher See). 


Il lago termina e dopo la sua fine ci aspettano ancora una decina di km e due belle salitine prima di arrivare alla nostra sistemazione per questa notte.