giovedì 20 agosto 2015

Da SALISBURGO a BERTIOLO - Giorno 4

Dall’hotel Carnia abbiamo percorso la Statale 13 fino a Venzone dove abbiamo fatto una breve sosta nel centro storico. Da li abbiamo proseguito sul nuovo tratto Venzone-Genoma inaugurato in quell’anno.

A Venzone abbiamo anche preso la decisione di abbandonare la ciclovia Alpe Adria tra Buja e Majano per puntare più diretti verso Casa. 


Abbiamo cosi preso direzione Colloredo di Monte Albano, Caporiacco, Fagagna dove ci siamo fermati in un supermercato per il pranzo.


Dopo un’oretta circa abbiamo ripreso la strada per coprire gli ultimi 20-25 km. Abbiamo attraversato Plasencis, San Marco, Basiliano, Nespoledo e Villacaccia e verso le 14:30 siamo arrivati a casa a Bertiolo. 


Nel tardo pomeriggio è venuto a farci visita, per un brindisi di ben arrivati, Renato Chiarotto presidente dell’Associazione FIAB – Amici Del Pedale di Codroipo e durante quell’incontro ci siamo scambiati notizie e informazioni sulla nostra impresa. A titolo di riconoscimento della nostra impresa ha voluto donarci, in ricordo del nostro incontro. le bandierine da bici della FIAB.

mercoledì 19 agosto 2015

Da SALISBURGO a BERTIOLO - Giorno 3

Appena alzati pioveva e il cielo era coperto come un tipico cielo autunnale per cui avevamo poche speranze che smettesse di piovere ma mentre facevamo colazione l’intensità della pioggia è diminuita fino a smettere pur rimanendo il cielo coperto.

In questo tratto la pista ciclabile è costituita nella prima parte da strade rurali asfaltate con pochissimo traffico. Dopo qualche chilometro ha iniziato a piovere e abbiamo deciso di fermarci per indossare gli impermeabili.

Ad un certo punto la ciclovia continua lungo la Drava e il fondo si trasforma da asfalto a un bel sterrato battuto. Sotto la pioggia però qualsiasi sterrato produce fango e cosi le nostre biciclette, le borse, le scarpe e la parte inferiore delle gambe hanno incominciato ad impantanarsi all’inverosimile. La pioggia è durata un paio d’ore.


Nei Pressi di Villach attraversiamo la Drava sul "Ponte della Pace" che è stato realizzato con una carreggiata per le bici separata rispetto a quelle dedicate ai mezzi a motore.


Attraversato il ponte abbiamo abbandonato la R8 (ciclabile della Drava) e imboccato la R3 (entrambe fanno parte della ciclovia Alpe-Adria).


Arrivati ad Arnoldstein ci siamo fermati per il pranzo. Come il giorno precedente, abbiamo acquistato frutta e cibi pronti in un supermercato in centro e ci siamo sistemati sulle panchine in piazza.

Siamo entrati in Italia passando dalla stazione confinaria e subito dopo inizia il tratto italiano della ciclovia denominato FVG1.


Arrivati a Pontebba (verso le 16) valutiamo se fermarci per la notte oppure proseguire lungo il Canal del Ferro fino a Resiutta sperando (ma essendo quasi certi) di trovare un alloggio per la notte. Abbiamo optato per questa seconda opzione ma arrivati a Resiutta dove (allora) terminava la pista ciclabile ci rendiamo conto che non sono  attrezzati con servizi di ospitalità. 


Vista una segnaletica «Hotel Carnia 5 km» abbiamo deciso di fare l’ultimo sforzo della giornata per arrivare li.
Devo dire che Hotel Carnia è molto ben attrezzato sia per il ricovero che per il lavaggio e la riparazione delle bici.


martedì 18 agosto 2015

Da SALISBURGO a BERTIOLO - Giorno 2

Ad un certo punto la ciclovia prosegue su strada asfaltata di tipo rurale e subito inizia la prima brusca salita con 130 metri di dislivello da superare. 

Entrambi eravamo in difficoltà ma non eravamo gli unici, incontrammo infatti altri ciclisti che qui rallentavano bruscamente il loro andamento.


In questa giornata abbiamo incontrato una prima centrale idroelettrica che sbarra il corso d'acqua come una diga costruita sul fiume. Proseguendo nel nostro viaggio abbiamo notato che erano state costruite altre centrali lungo il corso del fiume, tutte uguali, tanto da farci pensare di essere tornati indietro oppure di percorrere una traiettoria circolare. In tutto, quel giorno, abbiamo incrociato 5 centrali idroelettriche, una fotocopia dell'altra. 

Per pranzare siamo entrati in un supermercato e abbiamo acquistato qualche frutto, dei panini e dei piatti freddi pronti al consumo, per dissetarci abbiamo scelto delle bibite con integratori salini pensando che sicuramente male non fanno.


In quel tratto la ciclovia attraversa anche un tunnel e il passaggio è stato realizzato su sede separata dal resto della carreggiata. Il tunnel è lungo 1.6 km e il rumore del traffico automobilistico all'interno è assordante soprattutto quando transitano mezzi pesanti.

Certamente chi soffre di claustrofobia è meglio che eviti questo passaggio. Superando questo tunnel abbiamo abbandonato la valle del fiume Salzach e siamo entrati nella valle del fiume Gastein  che, all'inizio si presenta molto stretta per poi allargarsi in una ampia vallata glaciale simile alla nostra Valcanale. In questa valle la pista ciclabile è ben separata dalla carreggiata e si pedala (e a volte si scende dalla bici per spingerla) in salita fino a BadGastein.


Dopo la breve sosta a Badgastein Abbiamo proseguito, sempre in salita, verso Böckstein dove la strada finisce e tutti i mezzi di trasporto su strada devono salire su un treno navetta che effettua una corsa ogni ora e attraversa la catena dei Tauri che separa il Salisburghese dalla Carinzia.
Il GPS del mio smartphone segnava 1165 metri s.l.m. 


Siamo saliti sul treno arrivato pochi minuti prima. Il treno è formato da molti vagoni per il trasporto di mezzi su 4 ruote (auto, furgoni, ecc.) e da un solo vagone passeggeri nel quale vengono sistemate anche le biciclette.
Il treno attraversa la catena dei Tauri in un tunnel lungo circa 8 km e dopo 11 minuti la sua corsa finisce facendoci scendere in Carinzia nella località di Mallnitz.
Da qui il percorso continua su strada statale e abbiamo percorso, a velocità superiori ai 65 km/h, 8 chilometri in discesa con un dislivello di circa 500 metri. 
Alla fine della discesa si arriva nella località di Obervellach e da qui il percorso continua sulla  ciclovia del Glockner (R8 - Glocknerradweg) per circa 20 km fino ad arrivare nella vallata della Drava, qui la pista ciclabile Alpe-adria presogue sulla R1 che in realtà è la Drauradweg (o ciclabile della Drava).


Il percorso è un misto di strade rurali e pista ciclabile asfaltata fino a Spittal dove siamo arrivati verso le 19.

A Spittal, in centro, cerchiamo insegne che ci indichino la presenza di una locanda oppure dei segnali stradali che ci indichino da che parte andare per raggiungere un alloggio. Dopo qualche giro a vuoto lungo le  strade del centro abbiamo consultato un totem di informazioni turistiche presente nei pressi di Castello Porcia. 

Il totem è formato da un display touch e da una cornetta telefonica. Abbiamo selezionato la lingua (tedesco perché italiano non era presente), il tipo di alloggio che cercavamo (siamo partiti dalla categoria più economica) ed è comparso un elenco, abbiamo scelto il primo. E’ comparsa così la mappa per raggiungerlo, e un pulsante da premere per telefonare. Ho cliccato sul pulsante e ho preso in mano la cornetta del totem e dopo 2 squilli mi ha risposto il gestore della locanda. Ho chiesto la disponibilità ed ottenuto una risposta affermativa.

lunedì 17 agosto 2015

Da SALISBURGO a BERTIOLO - Giorno 1

Avevamo stabilito di prendere il treno da Codroipo a Udine delle 6:04.
La sveglia è stata fissata per le 5:00 con partenza alle 5:15 

Purtroppo, quel giorno, a quell'ora, pioveva e non ce la siamo sentita di affrontare il primo trasferimento del viaggio sotto la pioggia. Siamo così stati trasportati, da mia moglie, a Codroipo in auto.

Il primo treno che abbiamo preso è stato il MiCoTra a Udine.

Arrivati a Villach abbiamo consultato la tabella degli orari dei treni in partenza e abbiamo visto che, come ci aspettavamo, c'era un treno per Salisburgo alle 9:16. 

Siamo andati in biglietteria per acquistare i biglietti. Appena pronunciata la stazione di destinazione e l'orario nel quale volevamo partire ma sul treno che avevamo scelto c'era posto per i passeggeri ma non per le bici.
 
Ho chiesto all'addetto di verificare se si poteva prendere il treno successivo ma anche per questo, la situazione era la medesima, quindi gli ho chiesto di verificare per il treno successivo. Finalmente troviamo posto per le nostre bici su un treno che partiva da Villach alle 13:16 con arrivo previsto per le 15:48. 

Arrivati a Salisburgo abbiamo raggiunto Mozartsplatz, inizio ufficiale della ciclovia da dove siamo partiti verso le 16:50


Abbiamo percorso 30 km di ciclabile sterrata lungo il fiume e poi siamo passati su strade asfaltate secondarie.

La ciclovia alpe adria costituita da tratti di ciclovie già esistenti per questo incontriamo lungo il percorso le insegne della Eurovelo 7.


La prima salita significativa è quella su Pass Lueg che si oltrepassa attraversando una brave galleria.


Varcata la galleria inizia una ripida discesa, su strada e non su pista ciclabile, che porta le nostre biciclette ad una velocità superiore ai 50 km/h. Eravamo ancora nella valle del fiume Salzach ma, in questo tratti, la vallata molto stretta, praticamente una gola.

Abbiamo dovuto indossare la giacca e i pantaloni impermeabili perché aveva iniziato a piovere. Abbiamo proseguito cosi verso Werfen e successivamente verso Pfarrwerfen. Da questa la località la ciclovia prosegue sempre lungo il fiume Salzach in un ambiente semi-cittadino dove abbiamo incontrato vari podisti della sera o passeggiatori con cane che si godevano la loro ora d'aria prima che facesse buio. 

L'altimetria segna sempre salita ma in questo ultimo tratto è praticamente impercettibile facendoci cosi raggiungere abbastanza tranquillamente la meta della nostra prima giornata ovvero la cittadina di Bischofshofen.

Arrivati verso le 20 a Bischofshofen sono entrato in un pubblico esercizio che aveva l'aspetto di una locanda chiedendo se avevano camere libere per quella notte. La risposta fu che loro non affittano camere ma avrebbe fatto una telefonata ad una locanda chiedendo se ci fossero camere libere. La telefonata diede come esito linea occupata e  la ragazza mi spiegò come raggiungere tale locanda che effettivamente era 100 mt più avanti. Arrivati alla locanda Tirolerwirt informai la ragazza di avere due biciclette da riporre in un luogo sicuro. Lei mi indico un garage con portone sul retro dell'edificio nel quale avremmo potuto lasciare le nostre biciclette.

domenica 16 agosto 2015

Da SALISBURGO a BERTIOLO lungo la Ciclovia Alpe-Adria


Prima di avvicinarmi al mondo del ciclismo non sapevo dell'esistenza delle ciclovie ne italiane ne tantomeno transnazionali. Interessandomi quindi al ciclismo ho iniziato ad approfondire i vari aspetti che ne fanno parte, tra cui le ciclovie. 

La ciclovia Alpe-Adria ha attirato la mia attenzione fin dagli inizi perché attraversa il territorio in cui abito. ho proposto a mia figlia Sofia di passare alcuni giorni assieme percorrendo una ciclovia europea.

La mia idea che era quella di salire in treno con le bici a Codroipo per arrivare a Salisburgo e da lì partire con le nostre biciclette alla volta di Bertiolo. Sofia era d'accordo su questo e le avevo preannunciato che si partiva "all'avventura" senza prenotare e/o pre-acquistare alcun servizio (biglietti dei treni oppure camere d'albergo) prima di partire. Ipotizzavo quindi di percorrere circa 80-100 Km al giorno e dove si arrivava si chiedeva la disponibilità di una camera per il pernottamento.

Ero a conoscenza dell'esistenza del MiCoTra e in base ai suoi orari sulla tratta Udine-Villach (capolinea) ho cercato su internet gli orari degli altri treni (Codroipo-Udine) e Villach-Salzburg.